martedì 1 gennaio 2008

i caratteri (alla maniera di Teofrasto)


X era portato, per sua natura, all'adulazione. In tenera età cominciò ad adulare i docenti, e quindi i superiori.
Da grande creò un allevamento di piccioni piaggiatori.

Y era così avaro che, avendo ricevuto alla fine dell'anno due agende, soffriva per non poterle usare entrambe vivendo due volte lo stesso anno.

Z era una donna di mezza età, piuttosto grassa. Le unghie delle sue dita dei piedi assomigliavano a tasti di pianoforte. Erano anch'esse laccate a colori alternati, una bianca e una nera. Ma premute, pur da musicisti di grande valore, non emettevano alcun suono.

W, professore di lingue e letterature classsiche, omosessulae, che amava cambiare sovente i suoi "partners". Nell'ambiente accademico veniva chiamato sconsolatamente "terga omnes"

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