martedì 18 novembre 2008

poesie

Offerta promozionale: due poesie al prezzo di una.

quando ci si accorge di essere divenuti vecchi
Ahimé, ciò che abbiamo vissuto,
Telemaco, è divenuto storia.

autostrada a Naxos
Ci fermammo sul ciglio della strada
a mangiare olive nere
e a tentare parole dimenticate.

comandamento dei giorni dispari

Ricordati di gettare la corrispondenza ricevuta inutile

proverbio del giorno

Tutte le strade portano da nessuna parte.

dall'agenda

2 dicembre - martedì - Santa Bibiana

- rinnovare abbonamento rete trasporti urbani
- telefonare a soc. assic.ne
- inviare cartolina postale a Barak Obama con su scritto: "non andare a Dallas"

la sapienza di chi scrive

I mezzi di comunicazione danno quotidianamente notizia della recessione, ormai arrivata, del crescere della disoccupazione, del peggioramento della situazione economica mondiale.
E' sempre imbarazzante citare se stessi. Ma devo rammentare che, subito dopo l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001, avevo dato un suggerimento, avanzato un cosiglio. Ma il mio ammonimento è stato completamente disatteso da uomini di governo e capi di Stato. Avevo proposto: rientriamo subito nel secolo scorso.

i simboli nazionali

Lo Stato italiano ha
- una bandiera
- un inno nazionale
- uno stemma
- un santo protettore
- una santa protettrice.
Ma non ha un motto nazionale come gli USA ("in God we trust"), la Gran Bretagna ("Britannia rules the waves"), la Germania. Ai tempi della monarchia avevamo almeno il motto di Casa Savoia sintetizzato nell'acronimo FERT.
Proporrò al Presidente del Consiglio dei Ministri on. B. di adottare quale motto nazionale una bella massima latina: "in Media(set) stat virtus".
E' facile prevedere , se il suggerimento fosse accettato, l'opposizione della Lega ostile ai simboli nazionali e portata ad esaltare miti localistici e tradizioni prevalentemente rurali.
La Lega potrebbe essere indotta a suggerire l'adozione, quale motto nazionale, della massima "in madia stat virtus".

Come ti erudisco il pupo

L'on.le Berlusconi ha dicharato che l'istruzione deve essere orientata, sin dalle scuole elementari, ad insegnare ai ragazzi le materie sintetizzate da tre "i": inglese, internet, impresa.
Suggerirei di usare molta prudenza, onde evitare disastri pedagogici, nell'imporre la lingua di Sakespeare ai fanciulli sin dalla più tenere età. Rammento, al riguardo, il detto popolare: "tanto va la gatta al Bardo che ci lascia lo zampino"

scienza e vita

Secondo uno studio condotto da un gruppo di scienziati di una Università americana il gene della fantasia, dell'intuizione non sarebbe sito nel cervello, ma posto nel piede sinistro tra l'alluce ed il secondo dito.
Risulta dunque che l'uso d'estate dei sandali infra-dito stimola la creazione artistica.

ancora della conoscenza

Anche la conoscenza, se non salda e rettamente orientata, può indurre in errore.
Io, ad esempio, credevo che la serie di film su Indiana Jones fosse tratta dai romanzi, anch'essi seriali, di Marcel Proust "Alla ricerca del tempio perduto".

la saggezza dell'occidente e qualla degli altri

In un mondo globalizzato è d'uopo rispettare le culture altrui, considerarle pari alla nostra.
In questo contesto occorre anche cercare di capire, se non giustificare, il fatto che presso taluni popoli primitivi si praticavano sacrifici umani e si mangiava carne umana, più per fini rituali che per scopi alimentari.
Dobbiamo considerare che forse un cannibale era solo uno che aveva preso alla lettera l'espressione latina "homo sapiens".