giovedì 27 marzo 2008

sceneggiato TV 4

Proporre alla RAI o a Mediaset uno sceneggiato su una piccola orribile creatura che vive nei sotterranei del Ministero della Difesa.
Prego di apprezzare l'alta valenza della localizzazione: situare l'azione nei sotterranei del Dicastero della difesa è originalissimo, mai effettuato prima nè in Italia nè all'estero. Porre l'azione in sotterranei romani riallaccia la vicenda, sia pure alla lontana al romanzo "Les Caves du Vatican" di André Gide; porla nel Ministero delle forze Armate l'avvicina al genere delle "spy stories".
La piccola orribile creatura ha rapito e condoittyo con sé nei sotterranei una fanciulla ecc. Egli porta una divisa militare con le spalline, uso quelle dei protagonisti di "Star Trek"
Titolo dell'opera: "Il Mostrino con le Mostrine".

sceneggiato TV 3

Proporre alla RAI o a Mediaset uno sceneggiato su un essere deforme (uso "Il Fantasma dell'Opera") che si aggira nei sotterranei della Biennale di Venezia.
Ha rapito una giovane bionda, bella ecc.
Prego di notare l'alta valenza della localizzazione giacché la trama si rifa ad una consolidata tradizione "noir" di Venezia: si vedano "il Fornaretto di Venezia" "i Due Foscari", le storie dei carnevali veneziani che lasciavano nelle strade al mattino persone in maschera assassinate.
Il titolo dell'opera: "il Mostro della Mostra"

sceneggiato TV 2

Proporre alla RAI o a Mediaset uno sceneggiato sul un enorme scimmione (uso King Kong)che terrorizza Milano, l'industre capitale morale d'Italia.
In una scena si vede lo scimmione, che ha rapito una giovane bionda, bella e discinta, dall'alto del grattacielo Pirelli seminare distruzione sulla città.
Il titolo dell'opera: "La fiera di Milano"

sceneggiato TV

Proporre alla RAI o a Mediaset uno sceneggiato su un gruppo di studenti universitari della Facoltà di Scienze Politiche trattando dei loro studi, dei loro amori, delle loro ambizioni di successo nella vita politica.
Si apprezzi l'originalità del soggetto: non mi risulta che sull'argomento siano state fatte produzioni nè in Italia né all'estero.
Il titolo dello sceneggiato: "Saranno fumosi".

a proposito della questione di Malpensa

Prima di scegliere il sito del hub aereoportuale si sarebbe dovuto por mente al detto latino "nomen omen",
Meglio si sarebbe fatto a situare l'aereoporto a Benedello-Pavullo (Modena) o a Bene Lario (Como). Meglio ancora sarebbe stato localizzare l'aereoporto a Benestare (Reggio Calabria) o a Benetutti (Sassari). Peraltro queste ultime località avrebbero comportato difficoltà di collegamenti con il nord del Paese.

politica interna 3

Pierre Mendès-France affermava che governare è scegliere. Ma per un governo di coalizione in Italia governare è non scegliere.

politica interna 2

Si dice che la politica è l'arte del possibile. Ma in periodo pre-elettorale la politica diventa l'arte dell'impossibile.

politica interna

Si accusa sovente la classe politica di servirsi di un linguaggio - il così detto politichese - poco comprensibile al pubblico (peraltro ciò ovviamente meno accade in periodo elettorale). Questo dipende dal fatto che il popolo non riesce - o forse neppure tenta - di imporre ai governanti la tutela dell'interesse generale e quindi poco o nulla si occupa di quello che la classe politica dice. Di conseguenza la classe politica nel suo agire deve tenere conto, più che dell'interesse generale, degli interessi dei diversi gruppi di potere. Quindi quando il politico parla, dichiara si rivolge non al popolo, alla pubblica opinione, ma agli altri politici, sovente ad un politico-interlocutore determinato. Ed il politichese è perfettamente funzionale a questo scopo.
Tuttavia è sempre opportuno invitare i politici ad usare un linguaggio più chiaro, comprensibile alla maggioranza. Esortiamoli dunque non tanto a dire pane al pane e vino al vino, ma Panebianco a Panebianco (Angelo, editorialista del Corsera) e Gavino al Gavino (Angius, politico del Partito Arcobaleno).

sabato 8 marzo 2008

L'Industria e il Commercio

L'industria italaina del mobile è in difficoltà per la concorrenza dei prodotti a basso costo dell'Estremo Oriente.

Ritengo che, in contro tendenza, proprio ora sia il momento di creare un nuovo mobilificio. Per fare ciò ho bisogno di un socio che metta il capitale, e con la sua superiore capacità imprenditoriale, assicuri la direzione dell'impresa. Divideremmo poi a metà i profitti. Il socio dovrebbe inoltre avere il nome di Ivano; il cognome per l'occasione non è importante. Chiameremmo infatti la società: "il divano d'Ivano". Con una denominazione così fatta, come potrebbero resistere alla nostra concorrenza le altre imprese? A fronte di noi neppure "Divani & Divani" ci potrebbe.

Altra opportunità da studiare sarebbe quella di denominare la società "I dì vani", denominazione che darebbe l'idea che sui nostri sofà si potrebbero passare giorni di lieto riposo, di beato ozio. Solo mi turba l'idea che questa impresa potrebbe gettare sul lastrico i lavoratori degli altri mobilifici.

A proposito di città

La prima volta che sentii menzionare Strasburgo senza esitare replicai: "che esagerazione!"

la leggenda del vescovo taciturno (segue)

Il vescovo Agilulfo fu inviato dalle autorità ecclesiastiche in missione a Cuba. Ebbe modo di osservare nelle strade e nelle piazze della capitale che gli abitanti curavano in sommo grado l'aspetto del loro corpo e, pur con gli scarsi mezzi economici di cui disponevano, l'eleganza dei loro abiti.

Richiesto di un parere su quella popolazione, secondo alcuni il pio presulé si limitò ad esclamare con indulgenza: "Eh, l'Avana, l'Avana...."

Secondo altri invece egli avrebbe espresso un giudizio più severo: "Ah, L'Avana la vana!"

la grande Storia


Le storie di Inghilterra e di Francia non sono parallele ma presentano talune analogie.

Sia il popolo inglese che quello francese ad un passaggio cruciale della loro vicenda nazionale decapitarono i loro Re, gli uni Carlo I Stuart, nel 1649, gli altri Luigi XVI, nel 1793.

Altra analogia fra le storie dei due paesi. costantemente trascurata dagli studiosi, è che né il Re di Inghilterra né il Re di Francia volevano farsi tagliare la testa.

lunedì 3 marzo 2008

la Letteratura

Il mio prossimo romanzo, ambientato nell'Italia d'oggi, avrà per titolo: "Ci chiamiamo tutti Jessica".

la grande Storia


Lucrezia Borgia nel predisporre le sue iniziative studiava con cura il rapporto costi-venefici.