mercoledì 26 ottobre 2011

Meditazione filosofica




Filosofi, teologi, esponenti di grande sapienza di varie religioni sostengono che non si dovrebbe temere la morte giacché essa è solo un passaggio nell'aldilà, il muovere verso un'altra vita, sia pure diversa da quella che conosciamo.
Non ho capacità intellettuale e attitudine di pensiero tali da poter contestare quella affermazione. Ma che nell'aldilà ci vadano loro, perché mai dovrei andarci pure io??

Filosofi greci





Carneade di Cirene, filosofo greco del II secolo a.C, fautore della teoria del probabilismo, che presiedette la Nuova Accademia , soffriva di premonizioni, di preveggenze.
Un giorno fu udito mormorare fra sé: "Don Abbondio, chi era costui?"

Il poeta Vinicio


Brevi cenni sull'opera e sulla vita di un artista che, sebbene inesistente, avrebbe meritato ben altra fama.
Vinicio scrisse un ode che costituì il punto più alto della sua arte. Lo scorrere delle parole rappresentava plasticamente il flusso continuo dei sentimenti.
Ma nessuno lesse mai l'ode. Le lettere composte fuggirono via come formiche impazzite, si precipitarono alla finestra e si gettarono giù sfracellandosi al suolo.
Vinicio non scrisse più versi.
Realizzò ancora opere in prosa. Esse abbondavano di virgole, di punti, di due punti e di punti e virgola che inchiodavano il testo alla pagina.

Ah, la scienza medica





I gemelli costituiscono fenomeno non frequente in natura. Trattasi di sindrome, allo stadio estremo, di sdoppiamento della personalità.

Ammirevole è la saggezza dei vecchi









Astenetevi dal frequentare  i romanzieri: potreste finire in un romanzo.

Ah, la senescenza


 

L'invecchiamento produce una progressiva perdita della memoria. Ma è processo più fisiologico che patologico, quindi non preoccupante.
A me, per esempio, accade di confondere Alessandro Manzoni con Antoine de Saint-Exupéry.

I mali della vecchiaia




Come molti vecchi soffro d'insonnia. Ma reputo il sistema di contare le pecorelle per porvi rimedio né pratico né funzionale. Perché poi, nel sonno, non so dove mettere tutte quelle pecorelle.

I beni proverbi italiani


Malcostume mezzo gaudio.

Il lamento dell'italiano medio








Fra Fabrizio Frizzi e Fabio Fazio la vita scorre via, tristamente.
Altra lezione del medesimo lamento: "fra F.F. e F.F la vita scorre via, teleutente.

Il proverbio del giorno




Proverbio dedicato agli attori:
impara la parte e mettila nell'arte.

Citazione





Con dignità, ma con correlato riserbo, il letterato disse: “io sono vittima dell'ingorgo intellettuale del secolo”.

Incontri





Una ragazza che disegnava ritratti di turisti a Piazza Navona, mi confidò: “il mimo m'ama”.
Le chiesi se era dedita all'arte della pittura o a quella del cambio di vocale, creazione pertinente all'enigmistica.
 Mi rispose: “ad entrambe”.

Poesia dei giorni dispari


Perché iscrivere canti

Perché iscrivere canti
per il mese di marzo,
un lungo pesce
di dolore
e di pentimenti.

Meditazione




Arriva un giorno la morte ed espelle l'uomo dal tempo. Come un buttafuori che cacci i clienti indesiderati da un night-club. Un night-club, per di più, neanche tanto divertente.

Una proposta


Suggerire al Sindaco di Roma, sempre così attento alle tendenze di fondo dell'opinione pubblica, di promuovere una campagna contro le vuote ideologie politiche, le fumisterie intellettuali al fine di ricondurre il dibattito ai temi concreti, alle questioni che toccano la vita della gente comune.
All'uopo dovrebbe dare un nuovo nome allo scalo ferroviario più importante di Roma, e forse d'Italia – del resto di recente già intitolato a Giovanni XXIII – e chiamarlo “L'Astrazione Termini”.

Promemoria





Rammentare che “Siemens” non è invocazione liturgica.

Shakespeariana



Alcuni critici ritengono che le opere attribuite a Shakespeare siano state scritte da altra personalità.
In quanto Shakespeare, un teatrante, non poteva avere né la vastità di nozioni né la profondità di pensiero che quei drammi presuppongono.
Tale argomentazione mi pare debole se non risibile. Evidentemente le persone che la sostengono non conoscono la mia portiera e neppure immaginano quante cose lei sa, di tutti.

Una meraviglia della natura: il palindromo (seguito)


Negli anni '70 Palindroma Anna Ada Rossi era vicina ai movimenti eversivi di sinistra. Ricercata dalla polizia, riuscì a riparare all'estero.
Di lei si disse: “Eluse, esule”.

Una meraviglia della natura: il palindromo


La fama di  Palindroma Rossi aveva varcato gli oceani, aveva raggiunto la Tasmania, l'America meridionale. Ma, per la verità non era ancora arrivata né in Papua-Nuova Guinea né nel Madagascar. Un giovane architetto le chiese se dovesse restare fedele al suo ideale di una professione di altissima qualità o accettare la proposta di un costruttore di progettare modesti edifici nel contesto di una iniziativa di speculazione edilizia.
Palindroma, senza esitazione lo esortò ad operare comunque, gli disse: “Agire! Eriga!”
Palindroma accorse una volta alle grida di una bambina che aveva battuto leggermente la fronte.
Dopo averla esaminata sentenziò: “E' rossore”.

La leggenda del Vescovo taciturno (seguito)


Colloquio tra un venditore di almanacchi e il Vescovo Taciturno. Nel corso del quale quest'ultimo non riuscì tuttavia a far prevalere il suo stile di eloquio nei confronti della controparte.
Agilulfo ebbe a recarsi a Roma nel quartiere di San Lorenzo alla Via degli Equi.
Giunto in quel rione, imbattutosi in un venditore di almanacchi gli chiese: “Equi è qui?”. Il venditore per comunicargli che si ingannava, che la strada di cui gli domanda non era quella ma che poteva essere raggiunta – e così dicendo mosse entrambe le braccia nelle due direzione – nello stesso lasso di tempo prendendo sia a destra che a sinistra, gli disse: “Equi – voco, Equi -d'istanza Equidistanza”

La leggenda del Vescovo taciturno (seguito)




Punto dal senso di colpa per avere trascurato per lungo tempo il Vescovo Taciturno, vi narro ora la vicenda della sorella di sua madre, di professione ricamatrice, che, entrata tardi in politica progettava di impadronirsi del potere con un colpo di stato.
Il nostro Agilulfo, allora giovane sacerdote, ma che già godeva di grandi prestigio e fama per sapienza di intelletto e per santità di vita, si pronunciò senza esitazione contro quell'intento con tre parole, o forse con una sola. Disse: “Nego zia Re”.

Campagna per una modernizzazione dei detti popolari





In luogo della frase fatta piove sul bagnato si potrebbe usare grandina sul vestito a pois. 

Sempre a proposito del Novecento





Secondo le statistiche negli ultimi 100 anni è aumentato a dismisura il consumo di birra, vino, super alcoolici. Tanto che uno studioso americano ha chiamato il novecento “Il secolo beve”.

A proposito del Novecento



La seconda metà del secolo ventesimo è stata caratterizzata dal predominio degli Stati Uniti, predominio non solo politico, militare, economico, ma anche culturale in senso lato.
Hollywood – da Gary Cooper a Topolino – ha soggiogato la fantasia della maggior parte del genere umano.
Gli uomini della mia generazione continuano a sognare in bianco e nero e secondo inquadrature palesemente mutuate dal cinema americano.

Una storia di umana mediocrità



A Desenzano sul Garda (BR) due anziani agricoltori, proprietari di due fondi contigui, erano accuditi da due badanti extracomunitarie, entrambe monocole.
Ciascuno dei due pensava che la badante dell'altro fosse più fresca, più giovane della sua.
Come dire che l'orba del vicino è sempre la più verde. 

Le mie opere


Stò componendo una rivisitazione della favola di Biancaneve.
Nella mia opere accanto a Biancaneve e i sette nani viene introdotto un nuovo personaggio, l'on. Ciriaco De Mita, che vi ha il ruolo tenuto nell'originale dalla Strega.
Egli offre a Biancaneve, in luogo della mela avvelenata, una riedizione della Cassa per il Mezzogiorno. La fanciulla, ingenua e liliale, sta per accettarla quando irrompe il Principe Azzurro che le dice di non farlo, duella a lungo con De Mita e lo sopraffà.
Lieto fine: l'on. De Mita è ricacciato nella nativa Nusco, ove per sopravvivere dovrà lottare duramente con il conterraneo on. Clemente Mastella, Biancaneve e il Principe Azzurro si sposano.

Le opere di Shakespeare



Alcuni studiosi contestano che le opere attribuite a Shakespeare siano state davvero scritte da lui e sostengono che esse siano state composte da autori diversi.
Secondo una nuova ipotesi, le opere medesime potrebbero essersi prodotte per autogenesi: da una risma di fogli carta, una penna d'oca, un barattolo d'inchiostro abbandonati in un tiepido abbaino.
Ciò spiegherebbe anche il dubbio che le carte, giunte sino al confine dell'esistere, parrebbero esprimere nel monologo essere o non essere.

L'Italia dai mille comuni


A Tàceno, in prov. di Lecce, sul frontone all'ingresso del cimitero è incisa la massima: “Intelligenti
pauca”.
Sulla tomba di un poeta locale, di modesto ingegno ma di ispirazione sincera, leggesi l'epitaffio, che è anche un pregevole palindromo sillabico:
“Rimò,
  morì”

La mia vita





Persone che mi conoscono da molti anni dicono che la mia vita è stata una serie di disfatte.
Ciò è completamente falso. Nella mia esistenza, come in quella di molti, le disfatte si sono alternate alle sconfitte.

Sempre dal pianeta giustizia




Del tentativo di accelerare l'andamento dei processi.
Colloquio tra un pubblico ministero che incita un testimone a parlare se è al corrente dei fatti, e il teste che vi consente:
PM: Sù, se sa!
Teste: Sì, so.

A proposito di giustizia




E' stato citato fino alla noia l'episodio del mugnaio che resisteva ostinatamente alla richiesta del Re di Prussia di cedergli un terreno e che, alle ulteriori pressione del sovrano, esclamò: “Ma non c'è più dunque un giudice a Berlino?”
Pare che a Palazzo Chigi il Cavaliere - alle obiezioni di suoi collaboratori i quali gli facevano presente che l'ennesimo disegno di legge da presentare in parlamento per salvarlo da un processo avrebbe potuto non superare il vaglio di costituzionalità - abbia esclamato stizzito: “Ma dunque c'è ancora un giudice a Berlino?”

Poesie dì'asporto

poesia per un parente
tu ridevi

un po' inebetito

coi denti ormai guasti

o zio a me

molto caro.


domenica 23 ottobre 2011

A proposito di Anna palindromi (seguito)




Come il fegato secerne la bile così, con la stessa spensierata e ignara naturalezza, Anna Ada Palindroma secerneva palindromi.

Fu nominata una volta membro di una commissione di esame per l'ammissione a posti della pubblica amministrazione.

Si battè perché fosse accettato anche un candidato che aveva ottenuto voti mediocri, appena superiori alla soglia base di accesso. 

Alle vivaci critiche che le furono mosse ella rispose: "Aveva i minimi, aveva"

Una meraviglia della natura: il palindromo.



Alcune vicende della poliedrica vita di Anna Ada Palindroma.

Vi fu un tempo in cui Anna acquistò a caro prezzo pitture della scuola della secessione viennese. Le vendette poi ad un prezzo parecchio più elevato.

A chi le chiedeva quanto avesse guadagnato, rispose: €20002, in netto ottenni 20002 €. 

In altro tempo agì quale operatore del diritto. Le fu domandato se erano numerose le bocciature di sentenze dei tribunali e corti di appello ad opera delle istanze superiori. Ada Anna rispose: "azzerare é rarezza" E pizza

Ah, la salute!







Il medico specialista, dopo un attento esame dei referti degli esami clinici e dopo una visita altrettanto attenta, mi disse che, a suo giudizio, la mia situazione era seria ma non preoccupante. Non preoccupante, aggiunse, soprattutto perché era in gioco la mia salute e non la sua.

A proposito dell'inquisizione





Il giudice istruttore, nei rari casi in cui riteneva l'imputato innocente, proponeva al Tribunale dell'Inquisizione il "non rogo a procedere".


Meditazione





Dico senza falsa modestia, con giusto orgoglio che nella mia lunga vita non ho compiuto nulla, non ho realizzato nulla.

Si pensi a quanti misfatti ha perpetrato, a quante rovine ha prodotto, in un più  breve volgere di anni, l'imperatore Nerone.


La riforma della costituzione



Sono stati avanzati progetti di legge per la riforma della costituzione. In questo contesto ritengo che, per contrastare la spinta alla secessione della Lega, nella carta fondamentale si dovrebbe ribadire il principio dell'unità nazionale ancorandolo saldamente a quella che è la realtà del paese. Propongo pertanto di sostituire l'art. 1 della Costituzione ("l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro") con il testo seguente:
"L'Italia è una Repubblica tenuta assieme da "La Settimana Enigmistica"

Secondo altra corrente di pensiero, pur nata dalla mia impostazione generale, a quella norma costituzionale andrebbe sostituita la solenne affermazione :
"'L'Italia è una Repubblica fondata sulla canottiera"

I bei proverbi italiani





Dire a suora perchè Giovanardi intenda


Ah, la senescenza!




Ho già rammentato come accada ai vecchi, quale processo pressoché fisiologico, di perdere progressivamente la memoria e come avveniva che io confondessi Alessandro Manzoni con altro scrittore.
Aggiungo ora che mi succedeva pure di confondere Renzo Tramaglino, il quale reca i polli all'avvocato Azzeccagarbugli, con il Portogallo. Altre volte mi accade di confondere Renzo Tramaglino con Pier Capponi.

Ah, la letteratura!

Ho appena terminato il mio ultimo romanzo, che sarà dato presto alle stampe.
Costituirà una rottura radicale con la narrativa precedente. Chiuderà un'epoca e ne aprirà un'altra.
Nella mia opera l'indice porterà i titoli dei capitoli completamente diversi dai titoli dei capitoli del libro. Anche l'indicazione delle pagine dei singoli capitoli sarà del tutto differente.
Un'operazione, questa, che non ha precedenti in tutta la letteratura mondiale. Il mio indice sarà lo Spartaco che condurrà alla rivolta gli indici sino ad ora schiavi dei testi. Unico, lontano, pallido precursore della mia opera - ma che si sviluppò in tutt'altro contesto e con altra finalità - potrebbe essere considerata l'opera della Santa Inquisizione che, in luogo di mettere l'indice ai libri, mise i libri all'Indice.

Ah, la storia!



E' noto a tutti che l'Imperatore Caligola nominò senatore un suo cavallo. Ma pochi sanno che il cavallo realizzò in Senato un'apprezabile presenza. Non brillò mail nell'eloquio ma contribui in più occasioni a sedare aspre dispute fra il suoi colleghi. Presentò utili proposte di senatoconsulti, sopratutto in materia di protezione dell'agricoltura e della zootecnia.