martedì 3 febbraio 2009

alla maniera de "I Caratteri" di Teofrasto

1. - La madre faceva la lavandaia a ore. Lui da ragazzo non aveva voglia di studiare, né di apprendere un mestiere. Oziava fra il bar e la sala di biliardo.
Poi prese a frequentare con assiduità un partito politico.
Ora, quando appaiono sui mezzi di comunicazione notizie di malefatte, di episodi di corruzione o di altri reati a suo carico, egli nelle lettere di replica ai giornali le definisce ignobili attacchi "contro la mia persona", come un tempo si diceva "la mia signora".

2. - Il vigile urbano uscì dal suo alloggio in Piazza Gentile da Fabriano e si recò al suo posto nell'Ufficio di Stato Civile. Per una bizzarra forma di lapsus invece di dire che aveva adempiuto al compito assegnatogli pronunciò "compìto". Terminato il suo lavoro uscì e si recò al bar a prendere un caffè corretto.

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