Detesto quel tipo di regia teatrale che pone gli attori in scena a urlare i testi senza nessuna plausibile ragione. Il cosidetto teatro dell'assordo.
Da non confondersi con il teatro edificante, a contenuto religioso, quale il teatro di Ugo Betti e di Diego Fabbri che correva le scene negli anni '50. Il cosidetto teatro dell'assurto.
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