Per secoli i filosofi, scrittori, poeti, si sono interrogati sul destino dell'uomo (della generazione di ieri Albert Camus in "Caligula" e André Malraux ne "La Condition Humaine"). Anche io ho meditato sulla vicenda umana: l'uomo nasce, nella vita conosce più dolori che gioie, poi deve morire; e nell'Aldilà lo attende, forse, un giudice severo che gli fara pagare tutti i suoi peccati.
Ma l'unico penisero che tale meditaizone ha prodotto in me è stato: "mannaggia".
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