Il vescovo Agilulfo fu inviato dalle autorità ecclesiastiche in missione a Cuba. Ebbe modo di osservare nelle strade e nelle piazze della capitale che gli abitanti curavano in sommo grado l'aspetto del loro corpo e, pur con gli scarsi mezzi economici di cui disponevano, l'eleganza dei loro abiti.
Richiesto di un parere su quella popolazione, secondo alcuni il pio presulé si limitò ad esclamare con indulgenza: "Eh, l'Avana, l'Avana...."
Secondo altri invece egli avrebbe espresso un giudizio più severo: "Ah, L'Avana la vana!"
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