Brevi cenni sull'opera e sulla vita di un artista che, sebbene
inesistente, avrebbe meritato ben altra fama.
Vinicio scrisse un ode che costituì il punto più alto della sua
arte. Lo scorrere delle parole rappresentava plasticamente il flusso
continuo dei sentimenti.
Ma nessuno lesse mai l'ode. Le lettere composte fuggirono via come
formiche impazzite, si precipitarono alla finestra e si gettarono giù
sfracellandosi al suolo.
Vinicio non scrisse più versi.
Realizzò ancora opere in prosa. Esse abbondavano di virgole, di
punti, di due punti e di punti e virgola che inchiodavano il testo
alla pagina.
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