mercoledì 11 febbraio 2009

da "Il galateo": pars construens

Suggeriamo taluni modi di dire, allegorie, immagini in luogo di quelli prima menzionati logorati dall'uso.
Circa l'offerta di Tremonti, pare non molto conveniente, di obbligazioni statali per finanziare le banche in difficoltà: "presentarsi ad una festa, per elevarne il tono, con un cartoccio di lupini".
Circa i finanziamenti pubblici alle banche in difficoltà (e per situazioni analoghe): "introdurre l'alluce dello Stato nel meccanismo dell'erogazione del credito al mercato",
Circa il considerare gli speculatori responsabili dei bruschi rialzi e ribassi dei corsi dei titoli azionari sui mercati mondiali (e per situazioni analoghe): "confondere l'attacco della manica alla camicia con l'ascella"

da "Il galateo": il parlare del gentiluomo

Il gentiluomo eviti in un dibattito politico di invitare a "sedersi attorno ad un tavolo".
Si astenga dal dire "assolutamente sì" e "assolutamente no".
Non affermi che il suo dissenso verte "sul metodo e sul merito" (come pur ieri si criticavano, del passato, "i riti e i miti").
Non menzioni le punte degli icerbergs né gli occhi dei cicloni (essendo ormai rifiutata persino dagli osti la citazione del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto).
In luogo del neologismo "monitorare" usi il tradizionale "controllare": sarà come preferire ad una vacanza a Sharm el Sheik un soggiorno sulle colline vinicole marchigiane.
Si rifiuti fermamente di chiamare "scaletta" lo schema di uno spettacolo o di un convegno e di definire "palinsesto" il complesso dei programmi RAI TV.
Senza cedere alla sua natura ed alla sua educazione che lo porterebbero ad un atteggiamento di sobrietà e di ritegno, mostri pure le pugna se qualche parlamentare o qualche addetto ai lavori delle Camere profferisca in sua presenza il termine "normare".
Preferisca barricarsi in casa, armato, pittosto che cedere alle lusinghe di quanti vorrebbero che egli , in occasione di elezioni, chiamasse le apparecchiature informatiche del Ministero dell'interno "il cervellone del Viminale".
Mai definisca un magnate della finanza "Paperon de' Paperoni".
Inarchi il sopracciglio se gli si dica, in orribile linguaggio burocratese-giudiziario, che un pubblico ministero, nei confronti di qualcuno o per qualcosa, ha "aperto un fascicolo".
Mai assolva chi, argomentando di politica, impieghi espressioni quali "a gamba tesa" e "fare melina".
Si abbandoni pure alla disperazione se persone per affermare doversi porre certi limite ad alcunchè proclamino la necessità di "mettere i paletti".
Nè accetti che alcuno estragga dal suo armamentario retorico ancora una volta l'espressione "leggenda metropolitana".
Prodigo invece il gentiluomo adoperi, quando occorra, gli avverbi "neppure" "nemmeno" "neanche" sospinti ormai malinconicamente, nel parlare comune, sul viale del tramonto.

poesia dei giorni dispari

Cupis dissolvi
Languido ti sia
nella sera
l'occhio del ciclone.

ermetismo

Ho mosso qualche passo nella remota contrada dell'ermetismo. Ho scritto un pezzo su una persona ritrosa, pavida, che si contentava di piccole cose, ma non ignara della dimensione lirica dell'esistenza:
Un po', e sia .

una nuova opera letteraria

Il mio nuovo romanzo è la storia di un modesto impiegato cui un notaio comunica che un suo lontano parente emigrato in Brasile, noto per essere multimiliardario, morto senza altri congiunti, ha lasciato a lui tutti i suoi beni. L'impiegato cambia allora il tenore di vita: compra appartamento in città, villa al mare, auto di lusso, pellicce e gioielli per la moglie.
Ma successivamente il notaio lo informa che, a seguito di una serie di rovesci il patrimonio del defunto si è ridotto ad un cumulo di passività, sì che lo consigliava di accettare l'asse ereditario con il beneficio di inventario. La vita dell'impiegato ne è sconvolta.
Nel romanzo vi ha anche un personaggio secondario che alla guida della sua auto inverte all'improvviso il senso di marcia. Il vigile urbano redige verbale dell'infrazione, ma non riesce a fermare l'auto e a prendere il nominativo del contravventore.
L'opera avrà anche un "coté" ambientalista ed evoluzionista: narrasi di una foca monaca che a cagione di una devianza dal comportamento degli animali della sua specie viene presa dal desiderio di fare la "globe-trotter " ,prende a viaggiare per terra e si perde, ahimé, nella pianura padana.
Il titolo del romanzo naturalmente: I promessi spesi.
Il titolo del capitolo sul primo episodio: La conversione ad U dell'Innominato
Il titolo del capitolo sul secondo episodio: La foca monaca di Monza

martedì 3 febbraio 2009

un brevissimo intensissimo straziante romanzo d'amore

Ione era la figlia di un cuoco. Io l'amavo. Le chiesi di sposarmi. Rifiutò. Insistetti: "Ma Ione se..." Senza lasciarmi terminare la frase lei, offesa, se né andò.

il terziario ai tempi della crisi

Chiude a Londra, a Charing Cross,"Murder One" , l'unica libreria del RU specializzata in romanzi gialli. Le librerie sono in difficoltà a cagione della concorrenza delle grandi società di distribuzione e delle vendite e-bay, nonchè per la recessione.
Si teme che "librai" divenga solo il passato remoto dell'indicativo presente "libro", dall'infinito "librare"
Ambigua osservazione: "Ma è singolare!"

proverbi del giorno

E' sempre utile ripetere gli inviti alla prudenza a chi entri in rapporti di commercio o di affari con sconosciuti tramite la rete.
Di qui per
- dirigenti di pubbliche amministrazioni che cerchino impiegati qualificati;
- imperatori, re, sceicchi che cerchino giullari ed artisti per le loro corti;
- organizzatori di gare podistiche che cerchino atleti
in dono il proverbio del giorno:
né donna né travet a lume di internet
né donna né poet a lume di internet
né donna né maratonet ecc.

sempre a proposito dell'identità nazionale

1. -E' noto che l'Italia è il paese del melodramma (Scarpia, Andreotti, il Duca di Mantova). Quindi nel nostro paese l'opera lirica va presa sul serio e tenuta in considerazione. Da ciò il proverbio "scherza coi fanti e lascia stare i canti".

2. - L'On.le Berlusconi è uso elargire alle folle battute e storielle di gusto corrente. Accorre poi sedulo in ogni possibile occasione a baciare la mano al Pntefice.
Quindi sarebbe superfluo fargli dono del detto "scherza coi tanti e lascia stare i santi"

la nota politica

Il partito di maggioranza si propone di riformare la prima parte della Costituzione. Mi pare programma saggio. In questo contesto rilevo che l'art. 1 della Carta, in appertura dei giochi, stabilisce che " L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro" ora dall'entrata in vigore della Costituzione il nostro Paese ha avuto costantemente un alto tasso di disoccupazione.
Ben altri che il lavoro sono i fondamenti, le componenti essenziali e durature della comunità nazionale. Pertanto propongo che l'art. 1 della Costituzione sia modificato come segue: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sulla canottiera e sulla Settimana Enigmistica"

il segno dei tempi

Il dentista esaminò con attenzione la mia bocca. Quindi, guardandomi con severità, disse: "Prima di ogni altro intervento occorre risolvere la questione molare".

alla maniera de "I Caratteri" di Teofrasto

1. - La madre faceva la lavandaia a ore. Lui da ragazzo non aveva voglia di studiare, né di apprendere un mestiere. Oziava fra il bar e la sala di biliardo.
Poi prese a frequentare con assiduità un partito politico.
Ora, quando appaiono sui mezzi di comunicazione notizie di malefatte, di episodi di corruzione o di altri reati a suo carico, egli nelle lettere di replica ai giornali le definisce ignobili attacchi "contro la mia persona", come un tempo si diceva "la mia signora".

2. - Il vigile urbano uscì dal suo alloggio in Piazza Gentile da Fabriano e si recò al suo posto nell'Ufficio di Stato Civile. Per una bizzarra forma di lapsus invece di dire che aveva adempiuto al compito assegnatogli pronunciò "compìto". Terminato il suo lavoro uscì e si recò al bar a prendere un caffè corretto.